Archiviato anche lo scialbo 0-0 contro il Rimini, una ricetta per
risalire il più velocemente il possibile non c’è, ma una soluzione plausibile,
si.
Analizzando la situazione per come si è evoluta, si può denotare distintamente la fragilità psicologica di molti giocatori, soprattutto tra i più giovani e meno esperti. Come giustamente scritto dal giornale, questo è un campionato “adulto” e ciò significa che, al di là delle capacità balistiche e tecniche dei singoli, è necessario saper soffrire e dimostrarsi forti psicologicamente.
Analizzando la situazione per come si è evoluta, si può denotare distintamente la fragilità psicologica di molti giocatori, soprattutto tra i più giovani e meno esperti. Come giustamente scritto dal giornale, questo è un campionato “adulto” e ciò significa che, al di là delle capacità balistiche e tecniche dei singoli, è necessario saper soffrire e dimostrarsi forti psicologicamente.
Il gioco della
squadra è peggiorato ed il problema pare sia cominciato subito dopo la seconda
mazzata di 5 punti di penalizzazione, per i quali dobbiamo ringraziare il
magnifico presidente in carica …
Il Presidente galantuomo Aldo Dellepiane |
Tutavia la
soluzione non è poi così difficile. Si era detto, e lo aveva più volte ribadito
Riolfo, che non bisognava guardare alla classifica. Il problema è tutto lì … Si
sta creando un abisso tra la zona retrocessione e la zona playout, la Lupa Roma
ha cominciato a fare punti e noi ci siamo bloccati, paralizzati.
Perché? Proprio
perché è subentrata la paura di non poter più raggiungere per lo meno la quota
playout, proprio perché guardando quella classifica pare di dover sormontare
una montagna invalicabile. Si avverte la necessità di fare punti a tutti i costi, a discapito del buon gioco e la squadra è completamente bloccata.
Stop! È proprio
qui che bisogna dimenticarci dove siamo e dove vogliamo arrivare. Bisogna cancellare subito dalla mente proprio quella classifica. Alla domenica, o al sabato, è
necessario ritrovare quella tranquillità necessaria e pensare non al risultato,
ma a giocare bene, non preoccuparsi di vincere la partita, ma di impegnarsi per
riuscirci, sapere che anche un pareggio muove la classifica, che anche una sconfitta la si può patire uscendo tra gli applausi.
Il Savona ha dei
discreti giocatori e all’inizio si è visto un buon gioco ed una buona squadra. I giovani
giocatori devono convincersi che anche retrocedendo, certamente non per colpa
loro, possono comunque venire rivalutati e stanno facendo un campionato
importante che non devono assolutamente vincerlo. Devono andare in campo in
ogni partita *cazzuti ed incazzati e dimostrare il loro valore, che sicuramente non manca. È anche attraverso un percorso così che si può crescere rapidamente e bene ...
Hanno la forza
della gioventù e la testa deve andare in campo con la forza delle loro gambe.
Ogni partita deve essere una battaglia. Non è importante il risultato. Anzi,
quello viene di sicuro se si cambia atteggiamento in campo. Si lotta per la
singola partita e non per la classifica. Quella è meglio lasciarla perdere da
subito e pensarci poi a maggio …
Ragazzi, se
leggete questo blog, fate così e vedrete che la situazione cambierà. Ne sono
sicuro.
Stendo un velo
pietoso nei confronti della “Non società”. Spero solo che si sbrighino a
risolvere i loro problemi e a trovare una soluzione veloce e fare dei programmi
seri, lunghi, duraturi e soprattutto credibili. Il pesce puzza sempre dalla
testa …
Forza Savona! Non
mollare, mai !!!
*si dice di
persona particolarmente abile, brava, o di compito, impresa difficili, molto
impegnativi