domenica 30 agosto 2015

Il lupo cambia il pelo ...

Passata la tempesta del caso Savona - Teramo, la gioia della permanenza in Lega Pro è così grande, che la penalizzazione passa in secondo piano.
Nonostante io non sia un esperto in legge, c'è da rimanere ottimisti. Qualunque cittadino normale potrebbe essere in grado di comprenderne il perché.
Il non coinvolgimento di Dellepiane è il primo tassello che comincia a mettere a posto le cose. Quindi società pulita, non coinvolta.
La penalizzazione di -6 punti è stata comminata per il coinvolgimento di Barghigiani in prima persona, con la collaborazione di Ceniccola e (forse) di Corda ...

Questa situazione potrebbe avere due sviluppi. Il primo potrebbe essere che Barghigiani & Co., che a questo punto hanno agito per conto proprio, all'insaputa quindi di tutta la società, riescano a dimostrare la propria innocenza all'ultimo gradino della giustizia, non so se al TAR o l'arbitrariato del Coni, o come diavolo si chiama ...

Riescono a dimostrarsi innocenti e quindi non coinvolti, decade automaticamente la responsabilità oggettiva e la penalizzazione viene annullata. Ovviamente non so se faranno ricorso ulteriore fino ad arrivare al TAR, però questo potrebbe essere il primo percorso.

La seconda possibilità è quella che non riescano a dimostrare la loro innocenza, per cui rimane la colpevolezza. In questo caso, e comunque vada, la società credo che dovrebbe denunciare chi le ha provvocato il danno, non essendo stata a conoscenza delle iniziative personali di Barghigiani. In questo percorso andrebbe dimostrato ulteriormente che Barghigiani non era tesserato del Savona e non aveva nulla a che vedere con la società stessa.

La responsabilità oggettiva è già stato un tema di dibattito. Ci sono presidenti (Er Viperetta per es.) che hanno detto più volte, che è impossibile seguire il comportamento di tutti i tesserati e se uno fa il delinquente, non può essere punita la società, ma la persona che ha commesso il fatto. Se poi la persona presa in considerazione non è un tesserato, la responsabilità della società è ancora minore se non inesistente.
In questo caso la penalizzazione potrebbe venire anche annullata o, nella peggiore delle ipotesi, dimezzata.

Dellepiane deve tuttavia recitare il "mea culpa" perché queste persone se l'è messe in casa lui. L'arroganza del suo comportamento di non ascoltare chi lo aveva sconsigliato, ha funzionato da boomerang. Eh si che Enrico Ceniccola era già stato coivolto nella calciopoli di Moggi. Internet svela tutto ... E non prendere in considerazione certe cose non va bene. Almeno si sarebbe dovuta evitare l'arroganza e ammettere l'ignoranza ...

Quello a cui purtroppo non si può rimediare sono i punti di penalizzazione per i ritardati pagamenti degli stipendi (-2) e per la ritardata fidejussione (-1). Si può comprendere quella della fidejussione. Forse c'è stata qualche incomprensione in seno alla società che poi è stata risolta, ma ritardare il pagameto degli stipendi per poi pagarli due o tre giorni in ritardo e quindi averli pagati comunque, è una di quelle cazzate che ci saremmo risparmiati di vedere. Due punti regalati ...

I punti quindi, se non sbaglio, dovrebbero essere -2 (stipendi), -1 (fidejussione), -6 (Dirty soccer) = -9. Facendo i vari ricorsi, nella peggiore delle ipotesi rimarremo con un -6, nella migliore con un -4 o -5. Non pensiamo alla partita dell'Aquila. Per quella si vedrà. Ora c'è da fare il calcio mercato al meglio e ci sarà da dare battaglia per rimanere in Lega Pro.

Forza Sann-a!!! Non mollare, mai!!!!
(PS: anche i tifosi non devono mollare)

giovedì 27 agosto 2015

Processo d'appello per Savona - Teramo

La fonte delle informazioni proviene da "Il Resto del Carlino", "Rete8.it" e "ilcentro.gelocal.it".
Per approfondimenti, visione delle immagini e dei video vari, si prega di consultare direttamente i siti sopra elencati, cliccando direttamente sui links qui sotto:
Il Resto del Carlino
Rete8.it
Ilcentro.gelocal.it

Ore 13:00 SI CHIUDE IL SECONDO GRADO DEL PROCESSO PER LA COMBINE SAVONA-TERAMO, SENTENZA ATTESA DOMANI.
Ore 12:58 Torna a parlare l'Ascoli, lo fa con con l'altro assistente di Grassani Federico Menichini: "Noi abbiamo depositato 15-16 documenti che smentiscono inesorabilmente la storiella che il Teramo si è fatto in casa producendo 14 testimoni tutti tesserati con il Teramo. Non c'è un solo soggetto non interessato". Gli animi di scaldano.
Ore 12:55 L'Ascoli vorrebbe parlare ma il tempo stringe. Si discute su uno spazio da concedere.
Ore 12:53 Tornatore chiude: "Riteniamo che quella offerta dalla procura sia l’unica soluzione percorribile per poter dare un senso compiuto a tutte le risultanze delle comunicazioni intercettate e riscontrate dalle dichiarazioni rese dai soggetti coinvolti. Questo consente di raggiungere quel grado di certezza anche con il superamento di ogni ragionevole dubbio, che non sarebbe richiesto ma che viene comunque raggiunto. Anche perché non c’è alcuna ipotesi alternativa”.
Ore 12:52 Tornatore si avvia a concludere: “Non c’è una ricostruzione alternativa verosimile anche all’ipotesi della cessione di quote della società, ma soltanto una serie di contraddizioni da parte dei protagonisti della vicenda. Sull’ipotesi delle trattative di mercato: prima della partita Savona Teramo è sorto un interesse spasmodico a fare questo genere di operazioni e poi lo stesso interesse è svanito subito la partita. Come è possibile ciò?”.
Ore 12:47: Tornatore, più performante dopo un avvio incerto, ridà forza alla responabità diretta che la difesa del Teramo ha tentato in ogni modo di affossare: "La difesa ha detto che Ceniccola ha smentito la presenza di Campitelli al casello ma questo non è affatto vero. Vediamo cosa dice davvero Ceniccola (legge il verbale ndr): 'All'epoca dei fatti non conoscevo Campitelli quindi non sono in grado di dire con certezza che fosse lì'. Non dice assolutamente 'Escludo che Campitelli fosse lì'. E la differenza è enorme. Tra l'altro è normale che Ceniccola abbia detto 'Non sono certo che fosse lì' dal momento che non si conoscevano e che fu Di Giuseppe a dialogare con Barghigiani. Campitelli restò in macchina. Ma non solo: quale sarebbe l'interesse di Barghigiani a tirare in ballo Campitelli? Per lui si trattava di un particolare anche irrilevante, così come per Ceniccola. Se lo afferma è perché quello è ciò che è avvenuto. E questo è un elemento di prova piena, pesante, ricavato da una dichiarazione resa in un'audizione ufficiale".
Ore 12:38 Tornatore riprende un tantino vela: "La difesa tutto ciò che è riuscita a dire sull'sms 'Sono da Campitelli' èche sia un bar. La stessa conclusione a cui era arrivata la scorsa volta. E poi sgombriano il campo da equivoci. Che Campitelli fosse presente agli incontri di Albisola è certificato da quanto dichiarato da Barghigiani che lo ammette candidamente. E questo calza a pennello con la richiesta di Di Nicola a Di Giuseppe di 'Non far parlare' la persona che è con lui perché questo 'comprometterebbe tutto'. Sono frasi intercettate, chiare".
Ore 12:34 Tornatore non ha la stessa verve né del primo grado né di ieri. Si limita a sottolineare alcuni passaggi, con voce pacata e senza 'mordere': "Passiamo a Campitelli. La sua difesa è incentrata sul contrastare singoli aspetti che ad avviso di questa procura nell'economia dell'affare generale sono di secondo piano. Il presidente abruzzese contesta di essere venuto a conoscenza di un'ipotesi di combine, di essere stato messo al corrente della cosa da Di Giuseppe e di aver partecipato agli incontri. Ma cosa offre in alternativa al materiale probatorio?".
Ore 12:32 Tornatore: "Non è vero che l'unico elemento su cui si fonda l'impianto accusatorio sul Savona è l'sms di Barghigiani. Innanzitutto ci sono delle intercettazioni che fanno capire che l'sms si inserisce in una trattativa in corso. Inoltre sono molteplici gli elementi che evidenziano chiaramente come Barghigiani faccia riferimento a un'altra persona.Una delle tante frasi:  'Capisci bene che io devo dare conto a un'altra persona. Avevano detto che si presentavano con i soldi e dovevano presentarsi con i soldi' ".
Ore 12:25 Tornatore: "Partiamo dal Savona. L'obiettivo era quello di realizzare la combine per quella gara. Riguardo la posizione del presidente ligure Dellepiane, tutto si basa sul messaggio di Barghigiani (che dice 'Il presidente è d'accordo a incontrare i tuoi amici imprenditori' ndr). Non è un caso che questo avvenga dopo un incontro tra Barghigiani, Di Nicola e Di Giuseppe: tutti e tre si incontrano ma poi devono sempre rendere conto a dei superiori, che altri non sono se non i presidenti".
Ore 12:22 Tornatore: "Nonostante tutte le tesi portate dalle difese e nonostante la capacità espositiva di tutti, non ci sono elementi per  una ricostruzione alternativa dei fatti rispetto a quella realizzata due settimane fa".
Ore 12:20 Riprende la parola il procuratore Tornatore, che in mancanza di Grassani  può trasformarsi nel primo alleato del Picchio.
Ore 12:19 Di Giandomenico chiude:  "Il Teramo chiede di essere riammesso in serie B perché questo è il risultato conseguito sul campo".
Ore 12:15 Altra considerazione di spessore di Di Giandomenico, oggi in gran forma, sul presunto accanimento contro il presidente del Teramo: "Non vorrei che a Campitelli venga contestata l'appartenenza all'etnia sinti dei Casamonica, visto che sono abruzzesi entrambi". La battuta ha scarso successo anche in sala stampa, dove i colleghi abruzzesi scuotono la testa.
Ore 12:13 Ancora Di Giandomenico: “L’esiguità delle somma da spartire tra i vari soggetti coinvolti non è compatibile con le cifre che sono state indicate per la presunta combine. Non c’è corrispondenza tra i 70 mila o i 90 mila ipotizzati con i 1.500, 2000 euro di cui si parla, che sono spiccioli in confronto e che evidentemente rappresentano somme relative alle scommesse”.
Ore 12:08 Di Giandomenico, altro avvocato del Teramo: "Anche ipotizzando una sconfitta del Teramo a Savona, l'Ascoli poi ha solo pareggiato nello scontro diretto finale, dunque comunque non avrebbe vinto il campionato". Considerazione di elevato spessore.
Ore 12:06 Chiacchio in gran forma, il vero punto
di forza della difesa abruzzese è lui. Sostanzialmente il suo discorso è: "Non ci sono elementi per accusare Campitelli, la responsabilità diretta decade, resta quella oggettiva per la quale, in basi ai precedenti, la pena non può essere più di 2 punti".
Ore 11:58 Chiacchio fa i conti in tasca ai giudici sulla base dei precedenti: "Nell'ipotesi di responsabilità oggettiva il massimo che si può attribuire al Teramo sono 2 punti di penalizzazione".
Ore 11:56 Il legale napoletano continua a snocciolare precedenti: "Ultima gara del campionato di B, qualche anno fa, Albinoleffe-Siena, combinata: per quella gara il Siena ha avuto un punto di penalizzazione. Era decisiva per la A dei toscani e per la Lega Pro per i lombardi. Un punto. E oggi devono essere sacrificati il Teramo e il Savona? ".
Ore 11:53 Chiacchio cita alcuni precedenti e affonda il colpo: "L'Ascoli stessa ebbe un solo punto di penalizzazione per due gare in cui era coinvolta per responsabilità oggettiva. Poi c'è il record del Grosseto: otto gare 6 punti! Addirittura 0,45 punti a partita! Sempre per responsabilità oggettiva, con il ds che aveva combinato una partita decisiva per la salvezza sul campo. Qui si parla, eventualmente, di una partita".
Ore 11:49 Chiacchio prova il miracolo, scaricando del tutto Di Giuseppe pur senza citarlo direttamente: "Ho sentito in questa sede delle bestialità giuridiche, come la retrocessione in caso di responsabilità oggettiva. La responsabilità oggettiva, lo hanno detto in tanti, anche magistrati, è da cancellare. Basta con questa responsabilità oggettiva. Basta costringere le società a rispondere dell'operato  dei propri tesserati".
ilcentro.gelocal.it riporta:
Riprende il processo. Parla l'avvocato Eduardo Chiacchio per conto del Teramo 
Chiacchio: Bisogna ripristinare un ordine giuridico. 
Esiste prova logica per l'accusa, non per la difesa. Possibile?
C'è filmato in cui si vedono cinque parate del portiere del Teramo. Gara combattuta, vinta anche con un po' di fortuna.
Nulla è stato accertato in questo processo. Soldi? E dove sono? Chi li ha dati? Chi li ha ricevuti? C'è un litigio perché non si capisce l'ammontare della cifre.
Ho sentito dire eresie giuridiche in questa sede. Ho sentito parlare di retrocessione per responsabilità oggettiva. Non esiste. Non retrocede una società per oggettiva da 30-40 anni, da quando io giocavo a pallone.
La retrocessione della Nocerina non fa testo.
Nel 2012 processo calcioscommesse. tutti a dire che la responsabilità oggettiva è una vergogna. E' da togliere.
Casi del passato: Modena, due gare due punti; Ascoli: due gare, un punto
La stessa società, Ascoli, che ci chiede di retrocedere in passato è stato punito con un punto in due gare. Giusto?
E il Grosseto otto gare sei punti di penalizzazione per responsabilità oggettiva? E c'era ds coinvolto...
I casi sono chiari. E nemmeno paragonabili a Savona-Teramo.
La responsabilità oggettiva deve portare alla retrocessione qui? No, non è possibile. I casi del passato sono chiari. Le sentenze sono chiare.
I giudici hanno detto e sentenziato che la responsabilità oggettiva va depotenziata.
Riportiamo nei giusti valori la responsabilità oggettiva.
Ricordate Albinoleffe-Siena, decisiva per la A e per la retrocessione in Lega Pro? Un punto di penalizzazione. E oggi mi si chiede retrocessione per Savona-Teramo? Ma non scherziamo …
 
Ore 11:46 Chiacchio: "Si parla di giocatori e importi ma dove sono? Quali sono i calciatori? C'è un litigio su questa somma ma a quanto ammonta? Di cosa stiamo parlando? Parlare ancora di responsabilità diretta è perdere tempo. Sarebbe come percorrere una discesa ripida, potrei scivolare. Ma evto e mi concentro su altro".Ore 11:43 Chiacchio continua  il suo intervento mandando bordate alla difesa dell'Ascoli: "Si parla tanto di prova logica. Ma è possibile che una squadra che ha 34 punti di vantaggio sull'avversario si compra la partita? Un avversario che tra l'altro, lo dice la stessa difesa dell'Ascoli, 'Non ha nulla da chiedere al campionato' ".
Ore 11:40 Frecciata di Chiacchio a Grassani, ancora assente: "Alla difesa dell'Ascoli va tutto il mio apprezzamento. Iniziare un intervento dedicando 12 minuti alla responsabilità oggettiva vuol dire che anche per loro la responsabilità diretta non esiste. Complimenti e grazie a loro".
Ore 11:37 Ancora Chiacchio: "Mi rifiuto di credere che il tribunale federale nazionale abbia potuto partorire questa sentenza. Che cosa si nota in questa sentenza? La voglia di dare colpevolezza a chiunque capiti a tiro. Le stesse motivazioni riguardo Campitelli dicono che il presidente è stato 'tirato dentro'' da Di Giuseppe. Ma come, non doveva essere il protagonista?".
Ore 11:35 Parla Chiacchio, l'altro 'ariete' della difesa abruzzese. E ricomincia da dove aveva lasciato "Il castello accusatorio è stato frantumato". Lo aveva detto anche dopo il dibattimento del primo grado.
Ore 11:32 IL PROCESSO E' RIPRESO
Ore 11: 20 Ancora Lovato: "Ci sono in ballo dei soldi, si parla di 70 mila euro. Io faccio il direttore generale e posso dirvi che per qualsiasi operazione economica devo informare il mio presidente".
Ore 11:18 Lovato, dg dell'Ascoli, approfitta della pausa per rilasciare alcune dichiarazioni alla stampa: "Al di là di tutto la situazione è identica alla scorsa volta. L'unico fatto nuovo portato dalla difesa del Teramo è la presenza di un medico che avrebbe somministrato un ansiolitico a Campitelli. Tutte le testimonianze del Teramo si basano su tesserati interni, che spuntano fuori come funghi dall'oggi al domani, visto che di questo medico si sono ricordati soltanto ora"
Ore 11:15 I GIUDICI DECRETANO 5 MINUTI DI PAUSA
Ore 11:14 Cerulli Irelli: "Se non è affatto certo il coinvolgimento di Campitelli viene a decadere la responsabilità diretta della società".
Ore 11:13 Cerulli Irelli continua: "Ma poi in questo incontro al casello prima della partita, al di là della presenza di Campitelli, di cosa si sarebbe parlato se i giocatori contattati già avevano rifiutato di collaborare?" In proposito va ricordato però che, secondo quanto dichiarato ieri dal procuratore Tornatore, ci sarebbero dei nomi precisi, al momento tuttavia secretati perché il secondo filone di indagini della Procura di Catanzaro è ancora in corso.
Ore 11:10 La presenza di Campitelli  ad Albisola è stata confermata da Barghigiani ma Cerulli Irelli contesta: "Secondo la sua testimonianza Campitelli sarebbe arrivato ad Albisola, rimanendo 5 minuti a parlare della vendita della società. Come sarebbe possibile che uno si incontra per parlare della cessione di una società 5 minuti? La sua presenza, per di più, viene smentita da un'altra persona presente (Ceniccola ndr). Dunque dico io, non siamo davanti almeno a un dubbio ragionevole e non smentibile che forse Campitelli non era lì? Non c'è nessun indizio grave, concordante, preciso che permetta di passare da un fatto noto, cioè la presenza di Campitelli in albergo, a uno ignoto, cioè la sua presenza al casello"
Ore 11:05 Ancora Cerulli Irelli: "Secondo l'accusa Campitelli sarebbe andato ad Albisola, mentre non è credibile che sia andato a riposare in camera. Ma questo è incredibile. Ora io non vorrei citare Manzoni (attenzione, terza citazione dei legali della difesa, che non difettano di cultura classica ndr), ma 'Un generale ha diritto di riposare prima della battaglia' ".
Ore 11:03 Cerulli Irelli: "Di cosa stiamo parlando? Di un tentativo di combine, al quale secondo la procura avrebbe partecipato anche Campitelli. E in questo ha un'importanza decisiva ciò che è avvenuto il giorno della partita: tutto quello che è successo prima ha ben poco peso, compreso il 'Sono a Campitelli, sono da Campitelli' ecc. Tutte fesserie. Invece concentriamoci sul giorno della partita".
Ore 11:00 Prende la parola il top player schierato a sorpresa dal Teramo, Cerulli Irelli, luminare di diritto amministrativo: "Il Teramo ha vinto il torneo sul campo e non è una cosa da poco".
Ore 10:58 Cozzone conclude: "Forse la lettura degli atti del Tfn in sede di primo grado è stata troppo frettolosa, anche per via dei tempi stretti. Ora spero però che alla luce degli elementi portati qui la sentenza venga riscritta con il proscioglimento totale di Campitelli, a cui vanno restituite la dignità e la vita"
Ore 10:55 Cozzone: "Ogni elemento prodotto viene distrutto dalla realtà: la cella telefonica agganciata dal Di Nicola alle 17,24 dell'11 maggio, nei pressi di Canzano, non ha nulla a che vedere con Notaresco, la località dove ha sede la Sapori Veri e dove era in corso il Cda della Sapori Veri a cui partecipava Campitelli".
Ore 10:49 L'avvocato di Campitelli è un fiume in piena: "Barghigiani l'11 maggio non era davanti all'ufficio di Campitelli. Tanto che dice che deve andare a Roma entro breve mentre tra Teramo e Roma c'è un percorso piuttosto lungo. Campitelli quel giorno era impegnato nei Cda delle sue aziende: il primo del Teramo Calcio e l'altro della Sapori Veri Srl. Ci sono verbali che lo attestano. L'accusa contesta: 'Era talmente impegnato che proprio quel giorno ha stipulato il rinnovo del contratto a Di Giuseppe'. Ma alla base di questo c'è solo un articolo di giornale che ipotizza questo rinnovo! Mentre invece il rinnovo è avvenuto molto successivamente! ".
Ore 10:47 Ancora Cozzone:  Di Nicola in serata parla con Di Giuseppe e gli dice 'Se chiamo il presidente per fargli i complimenti dici che mi risponde?'. Dunque c'è massima deferenza, massimo rispetto e distacco. Un rapporto non certo tipico di chi ha appena organizzato insieme un illecito. Poi la procura ha detto che quattro volte grazie (di Campitelli alle congratulazioni di Di Nicola ndr) sono troppe. Forse, dico io, alla quinta lo arrestavano".
Ore 10:43 Cozzone prosegue: "Dopo la partita i dirigenti entrano nel terreno di gioco, siamo intorno alle 18. C'è la festa con i tifosi, le interviste in campo e poi Campitelli festeggia con la squadra. Alle 19,30 il Teramo si riavvia verso casa. Campitelli, con la maglia bagnata e nel bel mezzo della festa sarebbe andato ad Albisola con Di Giuseppe. Quantomeno inverosimile".
Ore 10:39 I legali del Teramo puntano tutto sul  riconoscimento della responsabilità oggettiva. Ipotesi che, comunque, non necessariamente salverebbe la serie B.
Ore 10:35 Ancora Cozzone, che difende a spada tratta Campitelli e scarica del tutto Di Giuseppe, ormai ritenuto responsabile anche dagli stessi legali del Teramo: "Alle ore 12,01 Di Nicola chiama Barghigiani e gli dice 'Loro stanno già lì con la Maserati', quindi parla di Di Giuseppe e del suo accompagnatore, che non poteva essere Campitelli, impegnato ancora ad Arenzano".
Ore 10:33 Cozzone: "Di Giuseppe alle 10:52 di quel 2 maggio dice: 'Uscita di Albisola, l'abbiamo appena fatta noi'. Di Giuseppe era già lì con il suo accompagnatore che non poteva essere Campitelli!"
Ore 10:31 Cozzone si scalda: "Il tribunale contesta un vuoto di orario tra le 12 e le 13 circa, lasso di tempo in cui Campitelli avrebbe incontrato i dirigenti del Savona. Ma sono le intercettazioni telefoniche che smontano questa tesi!"
Ore 10:29 Cozzone sta cercando in ogni modo di escludere Campitelli da qualsiasi coinvolgimento: "Campitelli al mattino del 2 maggio intorno alle 10 esce a fare una passeggiata di circa due ore, poi verso le 12:15 torna in albergo. Alle 11 si scatta persino una foto con una tifosa, poi pubblicata su Facebook".
Ore 10:26 Cozzone prosegue: "Barghigiani dice di aver riconosciuto anche Campitelli all'incontro della mattina del 2 maggio. Ebbene Barghigiani è smentito dall'unica persona che era di sicuro con lui quel giorno, cioè Ceniccola, l'altro consulente di mercato del Savona.
Dice che c'erano Barghigiani e Di Giuseppe ma non Campitelli. In proposito dice: 'Non lo conoscevo ma anche adesso che l'ho visto non sono in grado di riferire se fosse lì' ".
Ore 10:24 Continua il suo accorato intervento l'avvocato di Campitelli: "Ancora una volta alle ore 22:50 del 30 aprile ci sarebbe una telefonata tra Di Nicola e Di Giuseppe in cui si parla di un incontro a cui secondo l'accusa avrebbe partecipato anche Campitelli. Ebbene Di Giuseppe si riferirebbe a Campitelli dicendo 'Sto chiamando quel cretino che non mi risponde, quel deficente'. Dunque, Di Giuseppe, che aveva ottimi rapporti col presiedente con cui stava vincendo un campionato, si sarebbe espresso così. Non è credibile".
Ore 10:20 Cozzone: "Secondo l'accusa l'incontro di Di Nicola con Campitelli è certificato dall'sms del 27 aprile in cui il dirigente dell'Aquila diceva 'Sono da Campitelli'. Quel giorno guarda caso c'era l'inaugurazione del nuovo punto vendita dei prodotti di Campitelli, c'era il sindaco, c'erano i tifosi, c'era la squadra, c'erano tutti e forse anche Di Nicola. Qualcuno ha detto 'Non è importante, comunque si sono incontrati'. Ma pensare che quel giorno Campitelli abbia avuto il tempo di parlare di combine è assurdo ".
Ore 10:16 L'avvocato Cozzone: "La pagina 17 della delibera è quella che celebra la morte di Campitelli e del Teramo Calcio. Mai numero fu più funesto".
Ore 10:13 Prende la parola Cozzone, l'avvocato di Luciano Campitelli. Seconda citazione del processo. Stavolta Cozzone scomoda  Ennio Flaiano: "La situazione è grave ma non è seria, ed è la stessa cosa che ho pensato dopo il primo grado".
Ore 10:11 Dellepiane: "Non ho mai saputo nulla di questa storia. Anche fosse vero l'illecito avrebbe avuto la mia completa insaputa. In passato quando ho avuto occasione di sapere qualcosa riguardo illeciti ho sempre denunciato".
Ore 10:09 A sorpresa prende la parola il presidente del Savona Aldo Dellepiane.
ilcentro.gelocal.it riporta:
E' la prima volta che parla Aldo Dellepiane presidente del savona. Parole accorate e semplici: non c'entro nulla, credetemi.
Dellepiane: anche qualora quanto sostenuto dalla procura fosse vero, io sarei il danneggiato. Grazie

Ore 10:08 Chiappero conclude chiedendo che non venga riconosciuta la responsabilità oggettiva al Savona.
Ore 9:58 Chiappero ritiene che i giudici abbiano dato troppo credito alle rivelazioni di Ninni Corda in sede di audizione.
Ore 9:56 L'intervento di Chiappero è molto tecnico e poco lineare:  "Bisogna vedere se il senso criptico attribuito dalla sentenza ai dialoghi corrisponde al dato semantico. Barghigiani nel suo sms a Di Nicola dice 'Il presidente è d'accordo a incontrare i tuoi amici imprenditori'. Semanticamente però non ha senso  ciò che si dice nelle telefonate dopo questo sms, perché alla domanda rispetto all'ora e al giorno dell'incontro non c'è risposta. E allora dobbiamo dare un senso, ma un senso plausibile. E l'unico significato che possiamo dare è dare un significato all'ora come numero. L'sms di Barghigiani, insomma, non ha nulla a che vedere con l'intervento della persona che viene indicata all'interno dell'sms (il 'presidente' ndr)".
Ore 9:47 L'avvocato del club ligure Chiappero contesta le motivazioni della sentenza di primo grado che pongono Dellepiane come uno dei protagonisti della combine: "Dopo il 'semaforo rosso' di Matteini la sentenza dice che c'è uno stop nella trattativa e che 'si alza il tiro' coinvolgendo il presidente. Quell'alzare il tiro della sentenza, però, rende fuorviante anche la lettura di tutto ciò che avviene successivamente. La lettura dei fatti sembra agevole ma non lo è. E la non agevolezza la si ricava dalla lettura della sentenza. C'è stata una interpretazione sbagliata delle intercettazioni. Si discute solo dell'ora e di nulla altro"
Rete8.it riporta:
Il presidente Dellepiane è l’unico non indagato in sede penale. Quando ci sono linguaggi criptici, bisogna trovare una chiave logica, se si mettono insieme pezzi è una frittata dalla quale non se ne esce. Il sette e il nove non sono le cifre dell’importo della combine, ma solamente le ore. Non c’è nulla contro il Presidente. Lo avete detto voi stessi e la Cassazione che non si può prendere un pezzo di discorso e pensare si riferisca ad un illecito. Non si può condannare una società ed un presidente in questo modo. Corda ha litigato con Dellepiane, perciò ha parlato in questo modo. Lui non si autoaccusa, ma accusa quattro persone, per scagionarsi attraverso i benefici dell’art. 24. Che ha preso dei soldi da questa vicenda nessuno lo dice? Poi, non è credibile perché ogni volta che parla aggiunge qualcosa. Si è arrivati ad una condanna in primo grado senza un documento logico a supporto delle intercettazioni e con dichiarazioni di Corda, che a suo tempo Dellepiane denunciò.
Ore 9:38 Parola all'avvocato Luigi Chiappero, parla per conto del Savona. E' l'ex avvocato della Juventus
L'avvocato del club ligure: "Il presidente del Savona Dellepiane è l'unico a non essere indagato dalla giustizia ordinaria, e non è un particolare da poco in riferimento alla responsabilità diretta contestata alla società".
Ore 9:36 E' ripreso il processo. Prende la parola l'avvocato del Savona.
Ore 9:35 Sono entrati i fotografi: è l'ultima operazione prima della ripresa dei lavori.
Ore 9:31 Tra le avvocatesse è gara di stile: sempre elegante e seducente Maria Cristina Celani, in tubino nero e giacca bianca. La D'Amelio non è da meno: più colorata ma senza eccessi, indossa un vestito viola-oro-nero a righe orizzontali. Evidente tacco per entrambe. Scarpa nera per la Celani, rosa tenue per Libera D'Amelio. Il processo sportivo è anche questo.
Ore 9:16 Il corridoio che conduce all'aula in cui si svolgerà l'udienza si sta affollando di addetti ai lavori. Tra gli argomenti più dibattuti quello della novità emersa ieri durante l'intervento di Tornatore: i nomi dei giocatori coinvolti nella combine, fino ad ora sconosciuti, sarebbero noti all'autorità giudiziaria grazie alle indagini della Procura di Catanzaro che nel frattempo sono andate avanti. Per ora, tuttavia, restano secretati in attesa dell'apertura di un nuovo filone del processo sportivo.
Ore 9:10 E' arrivato anche Vincenzo Cerulli Irelli, docente universitario e luminare del diritto amministrativo: è il top player della squadra dei legali abruzzesi
Ore 9:08 L'avvocato Chiacchio discute nella hall con la collega D'Amelio, difensore di Di Giuseppe e Di Nicola: "Siamo pronti per la battaglia" sono le parole del legale napoletano. "Se restiamo sotto i 4 punti possiamo farcela" la risposta della D'Amelio.
9:03 Anche il legale di corso Vittorio Cristina Celani e il dg Lovato sono sul posto.
9:01 Mancano ancora molti protagonisti, il processo riprenderà con qualche minuto di ritardo
8.52 arrivato un altro volto noto, l'avvocato Enzo Nucifora, ovviamente coinvolto in un'altra udienza del filone Dirty Soccer
8.36 al momento pochissimi tifosi del Teramo, quattro irriducibili di fronte all'Nh Vittorio Veneto hotel. A presidiare l'albergo una macchina della polizia e una camionetta dei carabinieri
8.34 arriva Luciano Campitelli, presidente del Teramo

Venerdì 28 agosto 2015

Ore 21:12 I giudici stabiliscono l'interruzione del processo. Si riprenderà domani mattina alle ore 9:00, con i due legali del Teramo e i due legali di Campitelli.
Ore 21:11 Ancora Libera D'Amelio, particolarmente energica: "Non è concepibile in uno stato di diritto un'accusa di questo genere basata su certi presupposti. Invito a valutare la figura di Di Giuseppe senza inquinamenti e senza condizionamenti. Valutiamo la sua condotta, che è abitudinaria e routinaria per chi lavora, come lui, in ambito sportivo da anni"
Ore 21:09 Il passaggio di denaro: "Quando sarebbe avvenuto il passaggio dei soldi? Secondo quale ripartizione? Con quali modalità? Si parla di un'ipotesi di 70mila euro ma poi se andiamo a vedere le cifre esplicitamente espresse nelle intercettazioni sono nell'ordine di poche migliaia di euro. Ci sono 'evidentemente' e 'probabilmente' ma con gli 'evidentemente' e i 'probabilmente' non si può giocare con la vita di un dirigente sportivo che ha tagliato un traguardo così importante per una società come il Teramo, che vive di questo lavoro"
Ore 21:06 La legale di Di Giuseppe si sofferma su uno dei passaggi più delicati: "Quando dicono 'semaforo rosso di Matteini', da cosa si capisce che si parla della combine? E' il 2 di maggio, perché non è plausibile che parlavano di mercato, di ingaggi, di valutazioni tecniche?"
Ore 21:03 L'avvocato D'Amelio continua: "Non ci sono passaggi di alcunché da una mano all'altra, non c'è nulla di nulla. Solo degli incontri. Qui non si contestano gli incontri, compreso quello con Barghigiani. I dati oggettivi non li contestiamo. Ma non crediamo minimamente possano costituire un'ipotesi di combine"
Ore 21:00 L'avvocato Libera D'Amelio, legale del ds del Teramo Di Giuseppe: "Tutto nasce tre giorni prima della partita in questione, che ha un'importanza vitale del Teramo. Possibile? Si parla di un semplice incontro in un bar e da lì secondo l'accusa inizia il lavoro per l'illecito. Di Nicola e Di Giuseppe si conoscono da 15 anni. Ora se una conversazione di routine tra due persone che fanno lo stesso lavoro può costituire un'ipotesi di combine allora mi preoccupo"
Ore 20:55  Inizia a parlare l'avvocato del ds del Teramo Di Giuseppe.
Ore 20:45 Tocca agli avvocati del Savona. Vogliono smontare tutte le accuse contro Dellepiane, a loro avviso del tutto assente in ogni fase di questa vicenda, mai coinvolto e mai citato se non con supposizioni
Il sito ilcentro.gelocal.it riporta le parole dell'Avvocato Di Amato:
Un conto è il libero convincimento del giudice, altro il libero arbitrio del giudice di interpretare gli atti. Io questo contesto. Se non si tiene conto del diritto del contraddittorio è finita.
Dellepiane non è mai presente in questo processo. Non fa e non riceve telefonate, non fa e non riceve messaggi. Non fa nulla. Ma proprio nulla.
Dellepiane quando si è imbattuto in un illecito lo ha denunciato, Dellepiane è un galantuomo
Non si può prendere la dichiarazione di Corda e renderla oro colato senza riscontri
Nessun riscontro alle dichiarazioni di Corda contro Dellepiane. Corda si prende gioco della giustizia.
Chiedo annullamento della squalifica a Dellepiane. 
Ore 20:40 L'avvocato dei due consulenti di mercato savonesi conclude il suo intervento: "Barghigiani nemmeno c'era a Savona Teramo, né allo stadio né all'incontro con i cosidetti dirigenti abruzzesi. Per questo chiedo il suo proscioglimento"
Ore 20:37 Prosegue l'intervento dell'avvocato di Ceniccola e Barghigiani, che cerca di dimostrare la totale estraneità dei suoi assistiti alla combine. "Barghigiani - dice - non era nemmeno il ds del Savona, su questo sarebbe bene fare un approfondimento perché si tratta di un discorso suggestivo".
Ore 20:29 Corda ha lavorato per salvare se stesso più che con la procura federale. Che è stata, chiaramente, ingannata dal Corda, Barghigiani non aveva alcun potere per mettere in atto la combine, perché non aveva rapporti con lo spogliatoio del Savona.
Ore 20:15 Prende la parola l'avvocato di Ceniccola e Barghigiani, inizia con una citazione del giurista Calamandrei sulla pubblica accusa, che sarebbe un "avvocato senza passione e un giudice senza obiettività".
Ore 20:10 Sta parlando l'avvocato del calciatore Cabeccia. Successivamente interverranno i legali degli altri 'savonesi' interessati dal procedimento e solo successivamente, se ci sarà tempo, gli avvocati del Teramo tra cui l'attesissimo Eduardo Chiacchio. Difficilmente, però, riusciranno ad avere modo di parlare oggi. Molto probabile che i principali protagonisti del processo parlino domattina.
Ore 20:04 Parla l'avvocato di Fabio Di Lauro: "Il mio assistito appare in una telefonata in cui chiede a Di Nicola: 'Teramo vince?'. Ecco, direi che c'è poco da aggiungere. Non ritengo sia una esternazione sufficiente a creare i presupposti per una sanzione, soprattutto perché chi pronuncia questa frase non poteva certo immaginare che dall'altra parte qualcuno stava pensando di alterare una partita"
Ore 19:57 Parla la difesa del L'Aquila Calcio. "Qual è la condotta che viene contestata a L'Aquila Calcio? Parliamo di una situazione che vede la società estranea alla vicenda e un suo tesserato, che nel frattempo si era dimessso, e cioè Di Nicola, impegnato in attività esterne alla società. Chiediamo che venga annullata la sentenza di primo grado e vengano accolte le richieste di questa difesa. 
Ore 19:50 D'Amelio: "La dichiarazione di Ninni Corda rappresenta una comoda via d'uscita dal processo. Non c'è alcun elemento che possa fare anche solo pensare ad un'attività preparatoria di un'illecito da parte di Di Nicola. Tutta la situazione è molto fumosa. Per questo ritengo che la condanna inflitta in primo grado sia stata per il mio assistito particolarmente gravosa".
Ore 19:41 D'Amelio, avvocato di Di Nicola: "Ercole Di Nicola è stato intercettato per 8 mesi e mezzo. L'assunto che si vuole dare anche come marchio a questo processo in cui avete l'onere di giudicare è questo: "Di Nicola stava evidentemente alterando delle partite". Partiamo da Savona-Teramo. Si parla di linguaggio 'criptico'. Di Nicola parlava con una scioltezza ammirabile e io non vedo nulla di criptico. Di Nicola parlava normalmente al telefono con i soggetti oggi attenzionati in questo processo"
Ore 19:35 Inizia a parlare l'avvocato Libera D'Amelio, legale di Ercole Di Nicola
Ore 19:15 Anche l'avvocato Cristina Celani, legale 'di casa Ascoli' e rappresentante della proprietà al processo, si concede ai nostri taccuini: "Sono in costante contatto con il presidente Bellini e la signora Marisa, che si trovano in Canada. C'è grande attesa, mi hanno chiamata anche stanotte. Sono molto fiduciosi nelle evidenze probatorie e documentali, molto chiare"
Ore 19:13 I legali dell'Ascoli, usciti per un rapido caffè: "Siamo fiduciosi perché parlano i documenti e gli atti depositati, chiari e di provenienza indubitabile. Prima che gli avvocati sono i documenti che parlano, c'è poco da aggiungere"
Ore 19:08 Parla l'avvocato della San Paolo Luparense, società punita per il comportamento del tesserato Matteini
Ore 18:57 Prende la parola il difensore di Giuliano Pesce. "Pesce parla con Di Nicola al quale chiede: Pensi che debba andare a vedere qualche partita, qualche giocatore? Quindi dimostra che la telefonata aveva fini lavorativi, visto che Pesce è un osservatore. Non si possono dare tre anni e sei mesi ad una persona che viene considerata unanimemente un soggetto estraneo. Pesce non viene  mai menzionato dai soggetti che avrebbero agito per alterare il risultato della gara. Barghigiani dice testualmente che Pesce non merita niente perché non ha fatto niente. Ninni Corda non ha mai parlato di Giuliano Pesce. E ancora Barghigiani di fronte alla squadra mobile di Catanzaro ricorda che era in totale disparte. Quindi tutti affermano che non c'entra niente, è stato tirato per i capelli in questa situazione".
Ore 18.43 Parla la difesa di Ninni Corda: "Le dichiarazioni del signor Corda sono assolutamente genuine, non sono state dettate da risentimenti. Corda ha subìto minacce ed offese per la sua collaborazione e ha querelato il presidente del Savona e alcuni giornalisti. Le dichiarazioni sono state utilizzate per stabilire le condanne da parte del tribunale, che però ha inflitto al signor Corda una pena molto più pesante rispetto a quelle che in passato sono state inflitte ad altri giocatori o tesserati che hanno offerto la propria collaborazione. Chiedo perciò che venga riformulata al ribasso la pena per il mio assistito.
Ore 18:32 Il processo riprende. I giudici: "Pensavamo di andare avanti fino alle 21, 21,30. Stiamo valutando di ascoltare le posizioni di Savona e Teramo domattina. Se poi gli interventi d'ora in poi saranno più brevi potremmo riuscire a chiudere tutto in giornata. Ma non ce la sentiamo di limitare chi ha diritto a parlare"
Ore 18:36 Campitelli esce fuori e i tifosi lo acclamano: "Mi vogliono bene perché sanno che sono una persona seria". Al grido "Salta con noi" si lascia andare all'entusiasmo dei tifosi. Appena il presidente rientra nell'hotel i tifosi attaccano con il coro "Chi non salta è un ascolano".
Ore 18:24 I ritmi sono stati intensi, la pausa si prolunga.
Ore 17:45 Il giudice ha accordato 5 minuti di pausa
Ore 17:32 Tornatore: "Di Giuseppe Di Nicola e Corda il 29 aprile a Bisceglie discutono dello stato di avanzamento della combine. Cabeccia e Marchetti vengono cassati e quindi si parla di altre possibilità per arrivare al risultato. Si discute di dare la possibilità ai giocatori eventualmente compiacenti di essere tesserati da L'Aquila nella stagione successiva. Nelle intercettazioni, infatti, si sincerano del fatto che Di Nicola sarebbe rimasto a L'Aquila anche nella stagione successiva".
Ore 17:29 Tornatore: "Di Nicola poi contatta  Corda, lo fa dopo aver parlato con Calleri che gli conferma che Corda è ancora a Savona. Perché proprio Corda? Perché era un soggetto che si prestava a questo tipo di attività ma che qui poteva dare un contributo determinante perché era stato allenatore dei liguri e conosceva i giocatori. Di Nicola e Corda concordano un incontro peril 29 aprile. Dalle intercettazioni si sente l'urgenza della cosa. "Giovedì è troppo tardi" gli dice Di Nicola e a nostro parere è evidente in questo passaggio che si parli del tentativo di alterare la partita e non di mercato come invece la difesa ha tentato di dire. Per il mercato non ci sarebbe stata alcuna urgenza".
Ore 17:27 Tornatore: "A Cabeccia viene offerto anche un ingaggio più ricco per l'anno successivo ma Cabeccia rifiuta ugualmente e Matteini ritiene di non insistere ulteriormente. Di Nicola infatti gli dirà addirittura "Hai fatto bene a non insistere, non si sa mai come possono reagire certi soggetti, meglio non rischiare. E' tutto molto chiaro"
Ore 17:25 Tornatore: "Marchetti addirittura intuisce il tentativo di approccio di Matteini e si smarca. Cabeccia entra invece in un contatto più diretto con Matteini, tanto che è lui stesso a spiegarlo a Di Nicola quando quest'ultimo vuole essere aggiornato sulla situazione"
Ore 17:23 Tornatore: "La cena di Bisceglie del 29 aprile è il culmine dei contatti avuti nei giorni precedenti. Di Nicola e Matteini si sentono per decidere quali giocatori contattare. Parlano di Cabeccia e Marchetti e infatti Matteini si muove per contattarli. Cosa confermata dai diretti interessati"
Ore 17:22 Tornatore: "Nelle telefonate intercettate non c'è mai un'introduzione di argomento. Nella prima telefonata tra Di Nicola e Di Giuseppe si parla già di un incontro fissato precedentemente. Gli interlocutori sanno di che cosa parlano"
Ore 17:20 Tornatore: "Alla quart'ultima di campionato l'Ascoli vince il Teramo perde: l'Ascoli è a 4 punti, in rimonta e nell'ultima giornata c'è lo scontro diretto. Questo evidentemente ha fatto sentire meno tranquilla la dirigenza del Teramo riguardo la vittoria del campionato".
Ore 17:18 I circa cento tifosi del Teramo continuano a fare cori. La situazione è comunque sotto il controllo della polizia, in forze e in assetto antisommossa.
Ore 17:15 Prende la parola Tornatore, il vice procuratore federale che nel primo grado aveva portato avanti la lunga requisitoria d'accusa contro il Teramo e il Savona
Ore 17:14 L'avvocato del Forlì: "Il lavoro della procura è stato eccezionale e ritengo che le sanzioni del primo grado debbano essere confermate"
Ore 17:12 L'avvocato del Forlì: "Stiamo parlando dell'illecito sportivo più grave che ci sia. Nelle mie controdeduzioni presentate ai giudici ho parlato del caso della federtennis che ha radiato alcuni giocatori per una o due partite alterate. Pur trattandosi di un'altra federazione credo che l'esempio sia adeguato"
Ore 17:09 L'avvocato del Gubbio ha ultimato le sue controdeduzioni, iniziano quelle del Forlì.
Ore 17:03 I tifosi del Teramo fuori dall'hotel continuano a fare cori. Intervistati dal Carlino rispondono così: "Siamo qui per tenere alti i nostri colori e il nostro orgoglio di essere teramani. Per il resto sappiamo ormai che la serie B sarà molto difficile mantenerla. Noi però siamo convinti di aver vinto il torneo sul campo". Non a caso uno dei cori più ripetuti davanti l'hotel è "Noi abbiamo vinto sul campo"
Ore 17:00 L'avvocato del Gubbio: "Barghigiani è un dirigente apicale del Savona che è sempre stato vicino al presidente e questo in termini di sanzioni da applicare non può essere che tradotto con la retrocessione della società. Il Gubbio, è notorio, è retrocesso perché ha perso i playout con il Gubbio. Solo la retrocessione del Savona renderebbe giustizia, in base al principio di afflittività, a un fatto tanto grave"
Ore 16:57 L'avvocato del Gubbio: "Barghigiani sarebbe stato allontanato dalla proprietà del Savona a marzo ma diverso tempo dopo continua a rilasciare interviste sulla sua squadra. Non solo, la sua presenza in società al fianco del presidente è data dai documenti presentati nelle nostre controdeduzioni: il 30 maggio, giorno dei playout, Barghigiani è accreditato dal club ligure con pass auto e pass spogliatoio"
Ore 16:55 Iniziano le controdeduzioni del Gubbio, altra squadra che potrebbe essere interessata dalla retrocessione del Teramo: gli umbri, retrocessi in D, tornerebbero in Lega Pro
Ore 16:54 Duca: "L'undici maggio Campitelli secondo la difesa non si sarebbe mai allontanato dai Cda delle aziende in cui era impegnato. Ma nello stesso giorno ha rinnovato il contratto del ds fino al 2018 e rilasciato anche un'intervista come confermato dalle intercettazioni"
Ore 16:52 Duca: "Solo in appello il Teramo si è ricordato che Campitelli ha avuto un attacco di ansia e quindi intorno alle 12,30 il medico gli ha somministrato degli ansiolitici"
Ore 16:45 L' avvocato Duca, assistente di Mattia Grassani, ha iniziato le controdeduzioni
Ore 15.55 Campitelli esce dall'albergo e va a salutare i tifosi, che lo accolgono con i cori
Ore 15.47 cori dei tifosi del Teramo fuori dall'hotel. "Serie B serie B", urlano i sostenitori biancorossi

Giovedì 27 agosto 2015

mercoledì 26 agosto 2015

È logico ciò che è illogico ...

Torres, avv. De Rensis: "Reclamo Procura? Sbigottito dalle argomentazioni illogiche. Manca l'attività d'indagine"

di Valeria DEBBIA  (Tuttolegapro)

In vista del secondo grado del processo “Dirty Soccer” torna a parlare l’avvocato della Torres, Antonio De Rensis, in particolare sulle motivazioni del reclamo presentato dalla Procura Federale che, a sorpresa, fa riferimento proprio alle tesi difensive della società sarda. Ecco le sue parole rilasciate alla radio ufficiale rossoblù e riprese dal sito seftorrescalcio.it: "E’ stato depositato il reclamo e questo non ci ha sorpreso – osserva De Rensis- perché è naturale che la Procura persegua la sua linea, l’aspetto sorprendente è che, in maniera diversa da quello proposto nel deferimento, dove la circostanza era stata trascurata, nel reclamo si fa espressamente riferimento ad una nostra tesi difensiva.
Noi, infatti, abbiamo sempre sostenuto che è impossibile combinare un risultato esatto in campo senza che i giocatori siano d’accordo. Tu puoi pensare di perdere ma solo i giocatori possono determinare il risultato esatto. Noi avevamo lamentato che la Procura, trascurando questo elemento, non aveva svolto alcun tipo di indagine riferita a chi era sceso in campo e, primo episodio nei processi sportivi, non era stato sentito nessun giocatore. Ora nel reclamo si legge testualmente “E’ ovvio che una vittoria con un numero preciso di reti di scarto o anche con un minimo superiore a uno non può essere ottenuta con assoluta certezza solo in virtù del divario tecnico tra le squadre in campo ma è il frutto di una puntuale attività alterativa”. Concludono dicendo “come è possibile ipotizzare che il presidente di una società si accordi con terzi per organizzare una scommessa sull’esito di una gara che dovrà disputare la sua squadra senza intervenire fattivamente affinché il risultato auspicato sul quale ha scommesso dei soldi si realizzi?”. Ecco, di fronte a queste argomentazioni io rimango sbigottito!
Abbiamo sempre detto che non è stato ascoltato un giocatore e ora si dice che effettivamente c’è stata un’alterazione del risultato esatto in campo. Io chiedo, da parte di chi? Da parte del presidente Capitani, giocava il pubblico di Sassari? Se non l’hanno fatta i giocatori chi l’ha fatta? E se la Procura non ha sentito un giocatore, non ha fatto un’audizione, la colpa di chi è? È nostra? Deve ricadere su Capitani? Questa enorme lacuna istruttoria, questa enorme mancanza di prove, questa enorme mancanza di attività d’indagine, su chi deve ricadere? Loro ci dicono sicuramente il risultato è stato combinato in campo, ma non hanno fatto alcuna indagine in questo senso. Ma di cosa siamo parlando?

Che dicessero chiaramente che fino a quando i processi si dovranno fare in due giorni, 4 ore e 5 minuti non riusciremo mai a svolgere le cose in maniera compiuta, ma la colpa non può ricadere su una società come la Torres. La Torres non può retrocedere su queste basi e questo appello non fa che evidenziare quello che abbiamo detto dal primo minuto. E cioè, qui non sono state fatte indagini, non è stato sentito alcun giocatore e noi cosa dobbiamo credere, che i giocatori hanno alterato il risultato senza accorgersene? Io penso che ci sia un limite anche all’idea accusatoria che si porta avanti. Quello che abbiamo detto adesso, con tutto il rispetto per la Procura, di logico non ha niente.
Faccio un’altra considerazione. In campo quel giorno c’erano tanti minorenni, noi vogliamo credere che un presidente possa andare da ragazzini di 16 anni, puliti, onesti, che vivono il calcio come un sogno, dirgli che devono prendere quattro gol, perdere in maniera netta e dolorosa, senza che questo possa provocare sgomento, dolore, il fatto che ne parlino, che raccontino alle famiglie quello che è successo? Io penso che tutti quanti dobbiamo stare molto attenti affinché ogni tipo di giustizia rimanga nel percorso della logica, nel percorso delle garanzie delle persone che incorrono nella giustizia, perché un conto è fare delle indagini e un conto è fare delle ipotesi, un conto è fare delle indagini e un altro conto è fare delle deduzioni".

Fonte: Tuttolegapro

martedì 25 agosto 2015

Io non ci sto ...


Tra i due litiganti ...

Ricorso Matera per la B, l'Ascoli Picchio decide di costituirsi

Redazione Picenotime – 25 Agosto 2015


L'Ascoli Picchio ha deciso di muoversi formalmente in merito al ricorso presentato dal Matera, club del girone C di Lega Pro che aspira al posto che potrebbe essere lasciato vacante dal Teramo in caso di conferma in secondo grado della retrocessione degli abruzzesi in Serie D ratificata in prima istanza dal Tribunale Federale Nazionale per la combine di Savona.
Il club di Corso Vittorio Emanuele, tramite l'avvocato Maria Cristina Celani, si è ufficialmente costituito proprio sul punto del ricorso presentato alla Figc dal Matera Calcio lo scorso 14 Agosto in merito alla delibera 37/A del Consiglio Federale del 17 Luglio 2015 che stabilisce i criteri di sostituzione delle Società che non potranno prendere parte al campionato di Serie B 2015/2016 a seguito di decisioni degli organi di Giustizia Sportiva. In virtù di quella delibera l'Ascoli risulterebbe potenzialmente beneficiario del posto lasciato eventualmente vacante dal Teramo, vincitrice del girone B di Lega Pro 2014/2015.

Fonte: Picenotime

lunedì 24 agosto 2015

E la calda estate è solo cominciata ...

Matera, c'è un nuovo ricorso sui ripescaggi

di Valeria DEBBIA  (Tuttolegapro) 
 
 
Il Collegio di Garanzia ha ricevuto un nuovo ricorso dalla società Matera Calcio s.r.l. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la Lega Nazionale Professionisti Serie B e nei confronti della società Ascoli Picchio F.C. 1898 S.p.A. per l'annullamento del decreto del Presidente F.I.G.C. e/o del Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B (di cui la ricorrente sostiene di non conoscere data e numero e che, secondo la società istante, non potrà essere depositato), con cui la società Ascoli è stata ammessa al Campionato di Serie B per l'anno calcistico 2015/2016, in applicazione della delibera del Consiglio Federale FIGC del 17 luglio 2015, già impugnata, nonché del diniego implicito, ovvero dell'omesso esame della domanda del Matera Calcio di ammissione al Campionato di Serie B, presentato in data 18 agosto 2015.
La società ricorre, anche, a titolo confermativo del ricorso già presentato, per l'annullamento della deliberazione del Consiglio Federale FIGC del 17 luglio 2015 – con cui si sono stabiliti nuovi criteri (rispetto alla delibera emanata dalla medesima Autorità in data 30 giugno 2015) per la sostituzione di società che non parteciperanno al campionato di loro competenza per la stagione sportiva 2015/2016, a seguito di decisioni degli organi di giustizia sportiva.
La società ricorrente chiede di affermare l'obbligo della FIGC di attenersi, nella definizione dei criteri di sostituzione per i posti vacanti nel campionato di serie B 2015/2016, ai criteri di merito stabiliti dal consiglio federale del 30 giugno 2015 e di dichiarare la squadra del Matera prevalente sull'Ascoli e su qualsiasi altra squadra avente merito sportivo di titolo inferiore ai fini dell'ammissione in Serie B.

Fonte: Tuttolegapro

La "Cultura" nel pallone ...

Frasi famose di chi gestisce lo sport del calcio in Italia:

Felice Belloli, Presidente della Lega Nazionale Dilettanti (successore di Tavecchio):
"Basta non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche...". 5 marzo 2015

Una frase inaccettabile scuote il mondo del calcio: parole gravissime, ancor di più perché vengono da chi dovrebbe tutelare gli interessi delle ragazze. I fatti si riferiscono al 5 marzo scorso, in occasione del consiglio direttivo del dipartimento del calcio femminile. Felice Belloli, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, avrebbe espresso giudizi offensivi nei confronti delle ragazze che giocano a pallone.

Una frase che ha portato all'apertura di un'inchiesta da parte della procura federale della Figc. Il sito "www.soccerlife.it" pubblica oggi il verbale della riunione. Belloli, forse irritato per le sollecitazioni di contributi, lo ha detto, ed è stato perfino verbalizzato. Belloli, lo ricordiamo, ha preso il posto di Carlo Tavecchio alla Lnd, è consigliere federale ed è il presidente che gestisce il calcio femminile in Italia, un movimento ancora ridotto (circa 11.000 tesserate) ma che la Figc adesso vuole rilanciare, anche grazie ai contributi di Fifa e Uefa. Questa frase, se confermata, dovrebbe portare alle immediate dimissioni.

Nonostante esista un verbale, Belloli nega. "Bisogna dimostrare che ho detto certe parole. Ora lo dimostrino", è la replica.  "Avrei detto queste cose? Avrei, appunto... Ora dimostrino che ho detto così... Dicano pure quello che vogliono".  L'argomento infiamma il dibattito sui social network: "Chiedono le mie dimissioni. Non so chi può chiedere le mie dimissioni. Io, in ogni caso, non ho mire politiche. So cosa devo fare".


 
 Felice Belloli è stato poi sostituito da Antonio Cosentino. 

Carlo Tavecchio, Presidente della FIGC
... le donne, soggetti handicappati  e il razzismo contro Optì Pobà che mangiava banane ...

 
 E badate bene: la stampa estera non ci risparmia nei giudizi. Basta sfogliare i quotidiani sul web. I tedeschi riportano questi fatti che ci mettono in una luce vergognosa ... Siamo lo zimbello d'Europa! E meno male che abbiamo la satira ...